generale passando per più chiarezza al particolare può darsi un guardo a Mantova, che presenta un quadro storico de’ suoi bei tempi più singolare. Nel ristretto suo territorio erano forse a quel secolo venti principi sovrani, che sol riconosceano l’alto dominio del duca o marchese di Mantova. J3ozolo, Sabianeta, Guastalla, Castiglione, Gazolo, Novellara ed altri molti erano residenze di principi e di splendide corti, che gareggiavano ad abbellirsi, ed ornarsi con bei pala- J g;, e giardini, e teatri, de’quali restano alcuni avanzi non atterrati dalle guerre, come il furono la maggior parte. Raccoglievano pitture, e scolture in gallerie, in musei, e in biblioteche; chiamavano a se letterati, aprivano scuole a’ior sudditi, ambivano di ■ esser serviti da cortigiani di chiare famiglie, onde la gentilezza, e la pompa ognor più i rilucea, divenendo que’borghi piccole e bel- Jj le città per chiese, e case, e piazze ordina- ■ te e signorili, come ancora si veggono ad ogni passo. Spettacolo era il vedere il sovrano di Mantova a certe solenni occasioni corteggiato da tanti principi, e corti messe a lus- \