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Note. 309

fi asci.co! sig. Gotschsà poco dopo il teatro tedesco, poi molti ne furono benemeriti col sig. Lessing, per nulla dire degli Staller, Gellert, Gesner, Klopstok, Zaccaria ec. Ma nulla forse più pruova il diverso gusto delle nazioni, quanto 1’ opere più famose, e più belle di questi. Già ne femmo un cenno alfin della novità. Or dobbiamo riconoscere in ’oro dopo i Copernici, i Ticoni, i Leibniz), i Voìfii, i Grozj, i Puffeadorfii, e tant’ altri scienziati preclari anche de’letterati, che coltivali la lingua, e la poesia principalmente da pochi anni, e scn presto divenuti famosi per un parnaso, e teatro germanico.

Son tradotti in francese, e in italiano a gara, e son gustati come ìm frutto novello, una moda, una novità straniera. Certo ingegno, ed immaginazione non manca a quell’ opere, ed anzi fa maraviglia secondo i pregiudicj la loro dilicatezza, e grazia singolare. Mi spiego: l’idea del lor carartere bellicoso, e un pò feroce qual sin da Tacito è sempre venuto a noi nelle storie, la forza e durezza de’ corpi, il vendersi come gli Svizzeri anche gli altri al mestier della guerra sot-