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Note. 293

viene assoluto sovrano, e nel letterario i!

grande ingegno acquista coraggio, e credito primo, quando il volgo insolente de’piccioli autori non usurpane più quella parte di maggioranza, nè più fanno le sedizioni, e i disordini del lor governo feudale.

NOTA XI. L’altre autorità e monumenti de’genj, è quel loro proprio di fissare le lingue prima di loro vaghe, ed incerte, dopo loro immutabili, ed universali. I poeti son sempre i primi a perfezionare le lingue* almen quanto i prosatori. Erano i soli a principio, che nel’’volgare scrivessero, del quale son versi i primi saggi, che abbiamo.

Dante è il più benemerito di sue ricchezze, come Petrarca di sue bellezze. Se si eccettua, dice il sig. de la Monnoye all’abate Conti, l’arte del periodo, la lingua dee ai poeti una gran parte de’suoi ornamenti, e vantaggi. In fatti le frasi, che bisogna cercai per ristrignere entro certa misura il pensiero, 1’ espressioni sublimi, che bisogna impiegare, ed alcuna volta creare per allontanarsi dallo stile prosaico, la quantità de’ termini, che bisogna nell’animo far qua-