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Note. | 289 |
zSane, che di grazie s’appagano, di bei co^ lori, e d’armonia, delie quali a prò de’ gio, vani diedi io due edizioni in Milano nel 1755. e in Verona nel 1762. scegliendo le più opportune. Con più studio il vidi comporre gli sciolti, cercando le ricche immagini, e le dortrine ancora, de’ quali però mandai a Venezia que’che leggonsi nella nobile edizione del 17SS. e aspettiamo con impazienza la nuova superbissima di Parma con tutte l’opere sue. In quelle ben chiaro appare, che la natura non solo, ma un’educazione felice il fe gran poeta, e più dove pose più studio, e meno ove troppo abusò di sua vena feconda. Quanto a Granelli io ne parlo abbastanza negli elogj da me premessi agli ultimi tomi delle sue sacre lezioni, le quali colla predicazione l’occuparono in altri stud;; ma le poche di lui poesie rimasteci provano assai e la facil indole insieme, e 1 eccellente coltura di quella, massimamente nelle tragedie in così giovane età condotte a tanta bellezza e perfezione.
NOTA X. Michelangelo, Raffaello, Vinci, Frate Gioconda, Baldassare, Peruzzij Tomo IV. T Bw-