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232 | Classi. |
¿¡iAbusi.
molto lontano dal toccarne il fondo, /issandone a’ior confini i principi, e i caratteri,’ e prescrivendone giusta idea filosofica. Dunque meglio era non fare ? Io non saprei certo indurmi a crederlo, perché mi ritnan Ia> speranza d’aver dette assai cose non inutiliaffatto, e forse nuove, o a nuovo lume vedute, e poste; onde spregevole il dono non sia, che alia patria, e agli amici ne fo. E chi sa, che al mio esempio un chiaro inge-.
gno non destisi a far opera bella e compiuta ? E allor contento sarò d’aver almeno servito ad alzar nuova fabbrica sontuosa, ■ benché io sia messo in disparte, come le macchine, e l’armature degli edifizj condotti a buon fine.
Pur giugnesi ancora in altro eccesso filosofando nelle materie composte di raziocinio, e d’entusiasmo; ed è il voler fare sistema, e meccanismo di questo, come altri guidano l’immaginazione alla sede della verità, di che altrove si disse. A tal gente dovrebbesi divietare la poesia, ed obbligarli alla fisica osservatrice, od all’algebra secca; atalequeste dovrebbon negarsi, e porre in mano la lira.
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