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198 | Governi. |
fendere la costituzione municipale, l’ardore nelle pubbliche solennità, feste, e giuochi ancora nelle città soggette a un sovrano, e più in quelle, che serbano qualche reliquia di libertà, o sono lasciate in minor sogge-’ zione da’ loro principi. Laddove ne’ grani reami il calore del rronco o non si comuni-’ ca ai rami, o poco; e i rami languiscono’^ tanto, che giugne al tronco il languore, e talor tutto insieme fa un più vasto cadavere senza vita, ed emulazione quanto più e-“!
steso.
Applichiamo il sin qw detto alla storia,!
e troveremo la Grecia, e l’Italia ne’primi Jor tempi egualmente divise in piccioli stati con libertà, con emulazione, con forza mag.’.
giore, ed entusiasmo in ogni impresa più vivo. Della Grecia è notissimo, non meno che dell’ Italia quel tempo, in cui molte!
piccole, e più vicine repubbliche fecero co-1 se sì memorande. Ne veggiamo ancora gl* indiz; tra noi nelle fabbriche ardite, e di.
spendiosissime, che ritroviamo allor elevare quasi in ogni città di templi, di chiostri » di pnblici monumenti, e tai lavori, che oggi