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Grecia. | 171 |
r.o per padre, e la grecia ne riconosce le nuove generazioni degli eroi, e dei classici autori. Gli Euripidi e i Sofodi, i Pindari e gli Anacreonri, i Demosteni e i Perieli, i Tucididi e i Senofonti, gli Aristoteli e gli Archimedi, e gl’ Ippocrati guidati da Socrate e da Platone, e cent’ altri sovrani in.
gegni; come pure Apelli, Parrasii, Zeusi» Timanti, Prasiteli, Poiignoti, Dioscoridi, Pirgoteli e tanti mirabili artisti sono suoi figli. Quante città, e popoli anch’oggi si recano a gloria di trar loro origine dalla famosa Troja? Tanto il genio d’Omero magnifico, e grande ne hi trasmessa nel mondo dopo trenta e più secoli una nobile e viva idea sino all’ ultima posterità !
Quale anima in fatti fu quella mai, che senza esempio creò que’due mondi dell’iliarie, e dell’odissea ? Qual cuor sentì mai, fece mai tanto sentir la pietà, come lo spirante Ettore, Tro/a caduta, Andromaca, e il figlio ? Dove trovò egli l’eloquenza perfetta degl’inviati d’Agamemnone, e d’Achille, e tanti tratti sì vivi, sì fòrti, sì acconci a movere, ed a piacere sparsi per tutto?
Dove