Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 4, 1799.djvu/162

158 Climi.

ljSGL.1Mt.

za, non grande città di provincia, fabbricata come Firenze ed Atene? Onde avvenne, che la celebre scuola veneta di Gian Belli, no, Màntegna, Tiziano, Paolo, Tintoretto, Giorgione, Pordenone, de’ Bassani e de’Paima si formasse da’nativi di queste contrade, come dai toscani principalmente P emula sua la romana; e come la sola Verona formò dei suoi una scuoia, che potrebbe con l’altre gareggiare, se ne fossero usciti fi>or: gli al, lievi? Ognun sa, quanti scrittori eccellenti in ogni genere storici e poeti, oratori e filologi 1 rehzi sì celebri in quell’arte, oltre a’dilettanti non pochi, nel che somigliano a’toscani, e gì’italiani sono unici al mondo. Vero è che qualche immagine n’hanno gli spagnuoli e portoghesi. Quelli nel Pìès sforzadvs, che è di rime forzate, cioè proposte a chi dee su quelle far versi, e nel Glossar J che è d’una quartina proposta far quattrol decine di versi per ognuno di quella, il quafV de chiuderle. Così i portoghesi hanno P Orlerò, che è far un sonetto, o una stanza, chiudendola con quel verso che è stato proposto ad argomento. Ciò fanno a passatempo e giuoco per feste di santi, o di signori, interrompendosi co’suoni il canto, non accompagnandosi.