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adunque attento esame un mio sospetto, che!

qualche eccellenza, e privilegio abbiano gl’italiani sopra gli altri com’ ebbero i greci, ed alcuni italiani 1’ abbian sopra i loro compatriota, come ¡’ebbero gli attici, se pur é possibile esaminare con animo non prevenuto un problema, per cui ogni nazione ha pi»se le parti a favor di se stessa.

Io la propongo dubitando ancor di me stesso. Mi parve sempre di trovar nelle pitture dei tre francesi le Brun, Poussin, Siteur e nelle loro opere più famose, e perfette t, tornando a mirare più volte, anche dopo aver dimenticate le italiane alcun tempo j di trovarci certa asprezza, o sforzo, o diffì* colte non sa parlar sino il minuto popolo, che Io stil_figurato. Cascano loro di bocca i mot-, ti, le immagini, ed i proverbi. Ognun sii mescola d’improvvisare, benché appena sappia leggere. Dialogo tra francete e italiana del signor Soria.

" I greci furono detti gens comica come gl’ italiani. Siena fondò un’accademia per l’arte drammatica; Verona un’altra per la musica, detta però filarmonica, e cento altre ricerche potrebUmo farsi in prova.