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dell'Entusiasmo | 135 |
Dtti.’Entusiasmo.135 ¿’he ben usate composero insieme Je opere iurte divine al buon tempo, or tutte concorrono alla deformità; P elevazione è quella Icaro precipitosa, Je visioni sono deliri, la rapidità è sfrenatezza, il bello, il gtande, il mirabile sono imbellettati, giganteschi, e mostruosi, la passione è capriccio, menzogna, ubbriacchezza, e strascinasi dietro i seguaci ne’suoi disordini, e nell’abuso estremo d’ogni più irragionevole eccesso. In fin diremo che dopo la perfezione la natura quasi stanca ed esausta sembra di riposarsi, e lasciar all’uomo, alle nazioni, ai climi, al giro infin delle cose quel grado sol di sust forza e influenza, che basti a serbar l’ordine universale, curando poco i disordini delle stagioni, de’ governi, de’ costumi, e degl’ ingegni, non men che i tremuoti, le inondazioni, le pesti, le guerre, e i Maomerri e i Culicami co5 Seneca, co’ Lucani co’ Marini, cogli Spinosa, e co’simili a lui.
Riflettiamo ancor, che il creare è limitalo. I primi ad afferrare le prime bellezze coll* entusiasmo o tragiche, o epiche, cioè Je gran passioni, le grandi immagini mieI 4 te-