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132 | Storia |
ia gloria e la delizia del genere umano per futri i tempi, come il provano i due primi secoli d’Alessandro e di Augusto, e prova già molto anche quello dei Medici, e proverà sempre più quello di Luigi XIV ( i )> pèrche quel segreto istinto dell’ entusiasmo ^tirando sempre nella natura, sempre cora( i ) Questo re* fu P Augusto del buon se- | colo francese; quantunque Francesco I. aves- a se tentato chiamando gl’italiani a se, prer j miando i dotti, e animando i talenti di far- 1 Io sorgere al tempo suo. Ma ognun sa, che periron nascendo sì belle speranze. Vorrei; sapere perchè il signor le Batteu unisca in- -ij1 sieme l’Italia e la Francia come compagne eguali nel rinascimento delle arti e delle lettere al ijoo. Si videro, ei dice, gli artisti j italiani e francesi, che non aveano lasciato c; lavorare, benché nelle tenebre, si videro fl riformar le loro opere su i gran modelli ec.’fl e poco dopo soggiugne: la pubblica arami, ’ j razione ben presto moltiplicò i ralenti, 1* e- ^ mutazione animolli, le opere belle manifestaronsi d’ogni parte in Francia e in Italia ec.
Prtnc. eie Leiterat. Tom. i. Par:, l. Basta gittate uno sguardo su quel secolo, per riconoscere, ccme han tatto tutti gli altri scrittori francesi, che solamente verso il 1660.
cominciò i’epoca delle lor.o arti, ed ingegni.pia-