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dell'Entusiasmo 129

Dell*Entusiasmo.129 italiana, e tutta barbara, vedemmo Guitton d’Arezzo succedere, e Guinicelli, e Cavaicanti. Seguì Dante alquanto secco, aspro, irregolare, e poi Petrarca in parte scorretto e incolto, massime nelle opere sue più studiate, benché nel canzoniere in parte giu_ gnesse all’ottimo, e formasse la nostra linT gua, e la poesia principalmente (1). Tutto il secol seguente debb’esser posto con lui, prima vizioso, massimamente per l’imitazione servile di lui, e de’ latini, e de’ greci allor conosciuti, e poi lodevole, anzi preclaro per Ariosto e Tasso, e per gli altri non imitatori, come Virgilio ed Orazio, dopo Lucrezio e Plauto succeduti immediatamente ai primi, e posti quasi in mezzo tra gli uni e gli altri. Finirà la qual generazione giunta al sommo, Chiabrera cominciò a prendere fórse troppa libertà, e a cercare strane miniere, così i! Tassoni, ambi originali, e incito più il Marini, che stabilì il nuovo gusto, ma quando fi volle prode ingegno, e spes(i ) Nota decima terza.

Tomo IV. I