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Conclusione. | 119 |
Gli uomini da principio selvaggi, e barbaci vivevano in preda alla tirannia delle brutali passioni, dell’errore e dell’ignoranza.
Sor^e un genio a portare tra loro in una mano la fiaccola della verità, con che illumina quella notte, li trae dalla schiavitù, rimette in trono, e in libertà la ragione; nell’altrà mano colle dolci catene dell’eloquenza, e del canto tragge a se i cuori, gli unisce co’ vincoli del bisogno, del piacere, dell’industria, e della spontanea fatica. Poco a poco son popolati i diserti, vi concorron capanne, vi sorgon villaggi, e di uno in altro, di padri in figli, ed in nipoti concordi, le solitudini, e le paludi fanno di popoli molti una sola famiglia, che ha per casa un’ampia città. Tutti allora dimandano leggi, for.Tjan costumi, innalzano templi, eleggor. sovrani, ma questi son padri, i lor sudditi figli, e questi tra loro fratelli, e tutti Orazio stampata in Roma 1777., benché tradotta dal dotto ed ingegnoso autore non poeticamente. Quanto sarà più bella in quell’or« «ime, e in istile di poeta ?
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