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116 | Trasfusi. |
già non può sperarsi di mutar corso alie cose; e i pregiudizi, e le viziose passioni domineranno, sinché v? avrà genere umano,.
Ma sarà vero altresì, che le opere a tale impronto coniate, e dall’ entusiasmo, dal grande, dal bello, dal passionato animate vivranno, e dai posteri riceveranno un premio tanto maggiore, quanta fu la sconoscenza de’contemporanei.
Che se ricompensa sì tarda non può consolare un cuor dilicato, ed onesto delle presenti sventure; ciò pruova infine, che tutte Je umane cose son nulla ( i ). Ma se pur fossero qualche cosa, soffrano, dirò loro, i chiari ingegni e benemeriti, a’quali scrivo, e fanno la gloria dell’ età nostra, soffrano come un retaggio di loro condizione, che un ardito scrittore, un insulso poeta abbiano fama, e ristampe, ehe riempia le chiese un jner-.
( i ) Possono i geni più grandi applicarsi a conforto sovente o a disinganno Ntc quid quarti tibi prodest Aerias tentasse domos, animoque profundum Percurrisse polum morituro. Hor. 1.1. Ode ¿8,