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112 | Trasfusi. |
per de’suoi tempi, non solo per Ie sue rime, che in fatti divennero l’esemplare di tutta l’Italia, che soia allora sapea, ma per le medaglie, per la latinità, per lo studio delle opere antiche, e pel gusto in tutte le belle’ arti. E per venire a noi più vicino, la scienza cavalleresca del marchese Mafie: gittò a terra i sistemi, e tramutò il pensare degli;, J italiani di molti secoli, essendo quel forse:1 primo libro di quella maniera veduto tra noi, come lo spirito delle leggi dicono aver fatto in Francia lo stesso. Lo stesso effetto producono i geni, e le lor opere, mutando ta lora in peggio i loro tempi, come s’è dett In somma essi son destinati mai sempre a rovesciare, o ad ergere gran monumenti nelle nazioni.
Possono chiamarsi infine per loro gloria i depositari deila virtù. Io li direi volentiet i suoi magistrati per le leggi del cuore, e per l’autorità delle oneste passioni. Troppo sappiamo la strada del vizio, e siamo facilmente avari, iracondi, superbi, e se qualche poeta, pittore sedusse alcuno ( perchè Platone, e non per altra ragione sbandir gli vplle dal-