Sembrano già intelligibili que’ che la fanno divisa in passiva1, e in attiva, la prima ricevute le impressioni dei sensi, che deposte nella memoria divengono il suo arsenale, presentale all’anima quasi in tela immagini disegnate, o dipinte, la seconda le combina ed intreccia e distribuisce, onde l’anima compone ordina inventa con legge, e ragione, Questa è madre però del bello, del grande, dello straordinario: l’altra può dirsi quella dei sensi e degli errori, perchè a lor più suggetta, da loro illusa e sedotta tutto confonde, ed è madre de’ sogni e delle follie. Ma siccome son l’una, e l’altra inseparabili, così spesso è quella da questa sturbata, e talor questa a quella dà forza2.
- ↑ Vedi la nota quarta.
- ↑ Quindi Platone e Pitagora Animum in duas partes dividunt, alteram rationis participem faciunt, alteram expertem; in participe rationis ponunt tranquilitatem idest placidam, quietamque constantiam: in illa altera motus turbidos tum iræ tum cupiditatis contrarios inimicosque rationi. Tuscul. disput. l. iv. c. v.