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dell'Opera 35

censurarsi a prima vista; ina poi forse ve.

drassi che in altro metodo e stile non vuol esser trattata una cosa di sentimento più che di ragione, eppù’r dell’uno, e dell’altra parrecipe; che quest’opera è piuttosto oratoria che filosofica, più dell’immaginazione che dell’intelletto. Parnii ad un certo modo aprir qui un’accademia delle bell’arti, nella qual si voglia i principi cercare di quelle filosofando, ridurle a sistema, indagarne le principali proprietà, e gli essenziali attributi con ordine, con diduzione, con raziocinio; ma gli accademici tutti a tal fin meco raccolti non han che pennelli e scalpelli, stranienti di suono, e di canto, nè sanno appena pur ragionare se non che dipignendo e cantando; tra lor s’intendono, è vero, ed hanno insieme una comunicazione, fanno una società più viva forse più intima più concorde, che non usano gli altri, ma tutto và per la via dell’anima, e delle passioni,. della fantasia, e dei sensi, non come l’altre accademie per argomenti e dimostrazioni e calcoli e dispute dell’ingegno. Quest’arte loro è scolpita dalla natura nel cuor umano, non è nel celabro scrit-