guisa d’una semplice intelligenza, ed irritabile a un tempo per tutti i sensi ad ogni scossa del cuore e della immaginazione, che non voglia sentire se non quanto può intendere, e conoscer non voglia se non quanto può immaginare. Il fondo in somma del suo lavoro è metafisico, fantastica la tessitura; mai spesso la fantasia fa parte del fondo, e diviene il tessuto di metafisica. La quale difficoltà gli è comune co’ suoi lettori, i quali o per troppa vivacità naturale, o per educazion d’altri studi più facili e piani, o per legami al pensiero più stretti, e più larghi all’immaginazione fan creder talvolta che i lor cervelli non usino volontieri d’entrar in se stessi, d’esser soli con l’anima, e di cavar la miniera sul proprio cuor meditando e su l’ingegno. Ned io già gli accuso, sapendo or bene per mia sperienza quanto sforzo mi sia’ costato il concentrarmi nell’intimo seno delle mie facoltà intellettuali, e conversare a lungo co’ miei pensieri, ed insieme sentir le scosse del cuore, e degli affetti, seguir le vie delle fantastiche illusioni, dividermi in due personaggi l’un tutto riflessione, l’altro ca-