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dell'Entusiasmo. | 269 |
Dell*entusiasmo.aó?
t attività dell’anima in quell’operazione.
Quanto poi a ciò che par più difficile a spiegarsi, cioè l’apparente interruzione della catena in alcuni casi, in cui par che alcuno sia sommo in {¡radi disgiunti non passando nemmeno per gl’intermedj, io giudico ciò una mera illusione nata dal grado di forza molto inferiore, e dal tempo estremamente più breve impiegato in questi a differenza degli alni, in cui si resta e si può sommamente.
Qual meraviglia che una sensazione più forte e diuturna a dismisura ne cancelli e faccia sparire una debole e passeggera! Opporranno, che ciò non basta nei nostri principi, nei quali pare che i gradi posteriori stier.o esattamente in ragione dei precedenti siccome cagioni ed effètti’ e noi risponderemo, che non ogni anello della catena ha un grado eguale di necessità e d’importanza, cioè d’influenza sui posteriori (grado che varia nei particolari individui secondo le teste, i cuori ec. ) e che dunque quell’esatta ragion non è, ne può essere di nostra intenzione.
Risponderemo poi, che posta l’eccellenza dell’entusiasmo nel posseder que’ sei gradi tutti eccellentemente, ognun non solo che manchi, ma che sia debole, a tutto rigor è difettore tanto maggiore, quanto più esso è importante. Del che sar. nno contenti pensando, che chi scrive l’analisi non fa una dissertazione di metafisica qual ci vorrebbe per seguir tutti i casi e le ragioni minutamente, e che l’autore indagando le sensazioni, come si disse fin da principio, è contento di mostrare, che quando nascono tutte, vengoc con