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dell'Entusiasmo. 265


dell’Entusiasmo.265 ienza, e che in esso è insieme più facile il corrompimento. L’eroico ed il grande si fan sentire più forti pel piacer naturale di sentirci ingrandire tra le gran cose; l’energia de’concetti, i fatti illustri si tengon facilmente presenti nella calma del cuore, e nella libera contemplazion della mente, la quale altro bisogno non ha, che di far ciò; io strèpito finalmente delle figure, e il rimbombo delle parole ci dan tre ragioni della facilità d’innalzarsi in questo genere. Ma il non aver dentro noi stessi un sentimento preciso, che ne mostri i confini del vero e del beilo in tai <^s:, aggiuntovi l’araor troppo vivo del maraviglioso nato, per dir così, dal colpo forte e vibrato, rende assai lubrico l’orlo del precipizio, come il provarono Seneca, Lucano, e cent’altri. Al contrario trattandosi del tenero, del patetico, e del gentile, il fuoco della passione, che tutti ci move a contemplarne, a cercarne l’oggetto per necessità di natura, e a sfogarla in qualche modo, ci occupa ben in altro, che in meditare noi stessi, in osservare i sottili andamenti de! cuore, in analizzare i nostri sentimenti!

ecco la difficoltà di tal genere negli ostacoli ad usar di que’mezzi, che soli ci pon fare eccellenti, e senza i quali sarem sempre mediocri e nojosi in mezzo alla magg ior passione del mondo. Che se questa diriicoltà si sorpassi da un vero penio, egli- avrà tutto insieme in fondo a se stesso una guida sicura a dipingere finamente la sua passione nella sincerità e verità del suo cuore non guasto, ascoltando il quale e non altri ei conoscerà la