gran materiali da combinare, unito massima« mente alia storia, ed ai viaggi. Le fonti della novità son pienissime ne’ contrasti, nell’alternar sobrio degli stili, con die s’impedisce al lettore il prevenir col pensiero il poeta, si dà luogo alla curiosità, alla sorpre» sa non ¡sperabili allora, che il colorito è lutt’uno, il soggetto e l’intenzione spiegata al primo trarrò; nelle quali cose però trattandosi di sensazion che dipendono dalla inodibcazione degli organi, e dall’edticazion dello spirito, variano intere nazioni nelle opinioni. In ogni luogo e clima peraltro la vera e grande novità eccita maraviglia, quella novità vale a dire, che costituita è in oggetti per se grandi e sublimi, belìi e perfetti, le quali idee tutte son sì contermini^ che è facilissimo il mescolarle. La grandezza e sublimità nasce principalmente dalla magnificenza e dalla vastità dell’oggetto, non da molti piccoli ridotti a fare un tutto, e traducendo questo allo stile non dà poche cose espresse in molte parole, ma dà cose molte nostrale in pochi tratti: nel primo caso si spiega la potenza della natura, d’una nazione ec., nel secondo la elevatezza d’un’anima per intima forza sublime, di cui sono indizio le alte sensazioni, che prova alla vista dei grandi oggetti, siccome lo è lo sdegno, che sente nel leggere e vedere tutto impiccolito dallo studiò e minutezza d’un piccolo autore. Il bello poi è un aggregato delle più belle forme e parti ’parse divisamente nei particolari individui dalia natura, nè esiste in nessun luogo. Queste idee da tanti