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260 | Analisi |
ciò mostra un anima non concentrata vivamente nel suo oggetto. Questo rapido discoprimento di relazioni in mezzo alla chiara visione imito alla fugacità del felice momento esclude la regolarità nel notarle, una certa unione ec. (uíücio del gusto, che si riserba a operare in più tranquillità), come per esempio la diligenza e la bella forma del carattere non si può cercare da chi scrive in precipizio per tener dietro alla rapidità dell’idee, che s’affollano nella piena comprensión del soggetro. E però le leggi dell1 rrte, le convenienze d’autore, i complimenti ec. si trascurano da una mente fissa fortemente nell’immediata natura dell’oggetto, donde nasce la spazzatura, che non cono sce dolcezza di passaggi, degradazion raffinate di tinte per l’impazienza alPuom naturale d’esprimere le sue sensazioni, quando àon forti, nata certo dalla scossa violenta, che la macchina:ie riceve, come ai gesti, agli atti, ai moti spontanea si discopre.
(i) Ma questa forte sensazione nata nella piena evidenza del soggetto cresce ben più quando tra la folla delle tante combinazioni <ji sue iciazio:’,:, alcuna o più ne troviamo veramente e affatto nuove. Allora l’amore tìi novità insito all’uomo per le ragioni del testo ci scuote intensissimamente, e tanto più, quanto parci più nuovo il ritrovamento. Quella scossa nel corpo segue la ragione ( I ). Novità raaravigìiose.