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256 | Analisi |
e particolari troppo forti, siccome fan le rettoriche, le arti poetiche ec. L’abito finalmente di prescinder da tutto e da tutti, <* di sentire intimamente, che gli è per tal mez.
zo solo, che si trovano le grandi cose e sublimi, lascia una certa abituai opinione e degli altri,? di se stesso, ia qual fa parere superbi i gran poeti ed i genj, quando perii son puramente sinceri.
(i) In quest’alta astrazion dunque da ogni oggetto importuno, e da ogni sensazione esteriore l’interior sentimento non distratto per nessun modo si rinforza, come dicemmo, ed opera più vigorosamente su le proprie idee, colla proporzionata riflessione cercandone le relazioni, e con ciò richiamando per conseguenza al pensiero anche le cose passate. Qui si consideri, che in ogni operazione dell’anima, ( che qui è idea ) succede costantemente un moto analogo ad essa, e proporzionato nel corpo, e che tutte le idee nostre ai sensi le dobbiamo per quanto a forza di combinazioni fitte da noi ne paj’an lontane: quindi in ogni operazione dell’anima, in ogni idea ch’ella si forma nasce nel corpo un movimento analogo a quello, che vi produrrebbe la presenza reale dell’oggetto esteriore rappresentato dall’idea.
Quest’analogia cresce, e si fa più esatta in ragione del moto dall’anima destato nel corpo, e però seguendo tal proporzione s’ha a giù( l) Secondo grado. Visione,