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244 Note.

N o T E I carli m’ha fatto riflettere ad un segreto dei cuor umano, che qui viene acconcio. Ohd’è quel piacer profondo, che mi commove e penetra tutto in que’ terribili e mesti pensieri, che m’umiliano insieme, e mi conturbano, eppur non so distaccarmene, e parmi in lor riposare? Non è l’arte dell’oratore, se io li inedito da me solo, g se più son forti quanto men arte e più semplicità ci pone chi parla. La lor forza è dunque in loro stessi, e nel mio cuore, e qui non bastagli Io scuotimento, come in altre occasioni, 2I goder ch’egli fa intimamente, perchè trattasi di gran verità, di propri interessi reali, e di somma importanza per ciascuno. Dovrebb’essere vero dolore, vera tristezza, verissimo patimento dell’anima minacciata, umiliata, il- quasi talor disperata. Pur con quanta avidità si lesser da tanti le notti d’Young, come le prediche più patetiche, ed anzi più spaventose incantano l’uditore! Kia come ’, inai ciò avviene a chi si sente umiliato co’ termini di peccatore, vii verme, cenere e polve, ignudo d’ogni bene, destinato al fango donde uscì, e trovasi in una carcere, tr?ca-