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228 | Note. |
perciò ne’riguardanti. Crederò ben piuttosto che oggi non veggansi più quegli effetti pW cagione appunto di questo gotico ritrovamento di volti posticci, e inanimati, de: quali il più spesso s’abusa sciocchissimamente.
Quanto a pantomimi moderni pretendonsi nati in Vienna del 1742. tai balli per opera del sig. Hilverding seguito poi dal sig. AnT gì oli ni nel 175.7, IW monsieur Noverre.
Questi passarono a Milano e non sol vi posero sul teatro lor balli, ma ne scrissero disputando. La gran quistione si è far intendere allo spettatore per gesti e movimenti la favola tutta senza bisogno di spiegazione, nel che mi pajono entrambi promettere as?:i più del giusto, siccome altri m’han molto nojato, obbligandomi ad aver sempre il ¡or programma davanti per capir l’intenzione del bello. Scrivano a tergo o in petto dei loro personaggi io sono il tale, sono amante, son geloso ec. come i vecchi pirtorr mettevano lor cartelli alla bocca delle figure.*.
Tutto cade in abuso; e a Parigi, che se ne arroga l’invenzione, sono enimmi le pantomirpe, come altrove.
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