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Note. | 227 |
zmni, che trasportarono ad ogni furore, spi.
rarono ogni tristezza, ogni gioja, calmarono sino alla mollezza i teatri d’Arene e di Roma, che certamente allor che tanto furon commossi, possiam dire che ne sapeano il perchè. La danza grave e sublime di Pilaàe fu però detta a ragione tragedia, la vezzoza e vivace di Batillo commedia. Il ballo di Ajace potè spirar tanta furia agli spettatori, che si spogliarono de’ vestimenti, vennero à zuffa; come quel d’Ecuba, e quel d’Oreste li fece piangere e metter grida. Noi neghiam fede alle storie, che narrano cotai fatti, che ci parranno incredibili sin che saremo mediocri. La definizione della danza include ia quelle parole gesto, e movimento anche l’espressione del volto, anzi principalmente, e quantunque gli antichi attori se lo coprissero in certe occasioni con quelle lor maschere necessarie alla vastità de’teatri, siccome organi della voce; pur non crederò mai, che Roscio, Battilo, e Pilad; producessero tanti effetti mirabili negli spettatori avendo il vólto nascosto, ch’è lo specchio vero dell’anima e delle sue passioni, e che le riflette per-