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Note. 225

Qui veramente sarebbe luogo a declamare contro la profanazione della musica d’oggidì. Elia è quasi sempre suono o canto. e nulla più, mentre debb’essere unita alla poesia, come il fu negli antichi, presso a’quali eran lo stesso poeta e musico, oggi tanto diversi. Quindi nascevano sì gran prodigi.

Or faccia la poesia vive pitture, e patetiche descrizioni, mozion Violente col verso; la musica al tempo stesso le avvivi, le afforzi, e le profondi nel cuore con suoni acconci or forti, or soavi, or rapidi, or lenti, ma tutti accordati, ed egualmente intesi colle parole, e vedrassi l’effètto. Che se vi s’accoppia la danza col medesimo accordo, la scena illuminata, e dipinta dei pari, gli abiti i gesti i costumi de’personaggi propri all’azione, le macchine ben regolate da ordigni inosservati, e un uditorio educato, ed attento (qual diviene in tali circostanze), non sol saranno possibili i pianti, le grida, i trasporti, ma non sarà possibile i’ impedirli e frenar l’entusiasmo di tutto il teatro.

Cicerone conferma tutto il detto di sopra con energia di poche parole: Omnis motta Tomo III. Q am-