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Note. | 221 |
vano tutta l’eloquenza nell’anima loro commossa dopo un lungo uso, e dopo la lunga meditazione della materia. Infatti Ciceroni e molti altri scriveano dopo averle dette le loro arringhe: sembrano aver usata tal arte piuttosto i sofisti più tardi Libanio e Simaco e Temistio e Giuliano nella decadenza del buon gusto.
I ss. padri in più luoghi ne fanno intendere che parlavan senz’altra preparazione, che quella degli argomenti profondamente studiati, e dello zelo vivamente acceso, Si vede che s. Agostino ito in chiesa disposto a ragionar del corrente vangelo fu per una circostanza non aspettata condotto a prendere, un’altro suggetto, e narra egli stesso la gran commozione e conversione ottenuta # Non parlo delle lor composizioni panegiriche su i nostri misteri, o su le virtù dei santi, che allor si vede lo studio e l’uso della memoria in s. Ambrogio in s. Leone in s. Pier Grisologo e in altri, spargendo allora i fiori a piene mani, secondo i gusti de’ loro tempi, i fuochi d’ingegno e di stile, di figure, e di periodi contornati e sonori. S. Agoiti-