Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/242


Note. 219

to all’anima dal creatore a cercar sempre la verità, e tendere a lui. Il primo piacere in questo esercizio dell’attività è l’inventare, crear di nuovo. In quel calore una sola circostanza basta a svegliare una scena intera d’immagini che sembra7an dormire, come un primo anello di carena si i la prima idea di cosa a noi grata; a questa prima idea della cosa s’unisce l’idea del luogo ove la trovai, poi quella delle persone che ci vidi, poi quella de’gusti che vi sentj, ec. ecco una scena destata dall’udir un nome, dal veder un fiore, dal ricordarmi un detto ec.

Ed ecco l’invenzione, che dicesi creazione, e che a rigore non è che combinazione, mi tal combinazione ove sia’ ricca, ordinata, spontanea, quella è che costituisce il genio, ed i rara, data a uno tra cento; dicesi dono, ispirazione celeste; e quindi genio vuol dir uomo o talento inventore, trovatore, creatore.

NOTA V. Ben so quantojia difficile esser vero oratore estemporaneo, principalmente sul pulpito, onde buone ragioni vi sono a predicai di memoria, e dallo scritto. In OPi