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206 | Note. |
L’intelletto non è altro che la facoltà che ha P anima d’esercitare tutte queste opera-« zioni. Questo è il compendio del suo trattato od analisi nel primo volume pag. 57., e confuta ad ogni passo quel dell’abate di Condii!ac. Alcuno stupisce, chequi non parli di fantasia o d’immagina2ione propriamente detta, e sol la nomini congiuntamente all’astrazione j con cui unita produce la composizione dell’idee, e aggiunga che questa feracità d’immaginazione forma il pregio principale delle bell’arti. Ma se ciò è, ben parea meritare un luogo distinto nella sua analisi, e come anello di tal catena, e coma ancor forse anello primario di quella, e intrecciato con tutti, e senza cui non ponno gli altri operare nè muoversi. Esaminiamolo un poco „ L5 uomo dicesi fantastico in quanto o „ tra le idee, ch’ei serba quasi in deposito „ nella memoria, o tra gli oggetti nuovi, „ che gli si presentano, e in conseguenza tra „ le idee, che ne nascono, scopre diverse re„ Iazion’i più o meno nuove sopra l’usato.
„ Quindi a norma dèlia maggiore, o minor „ no-