ta facendo che l’anima altrui non esista
per alcun tratto che nell’anima
del poeta, che la dirige, tutto gli
passerà sotto l’occhio quasi per una
mappa del mondo intellettuale. Io
aspetto dunque con impazienza quest’opera,
che sarà e la storia del bello,
che si scrisse, e la scuola del
bello che si dee scrivere” Le quali
parole siccome dimostrano di qual valore
d’ingegno fossero i giovani, de’ quai
parlava, così persuadono facilmente
qual esser dovea l’ardore che
mi spirarono a metter mano all’opera
mia. Tra sì eletto drappello pertanto, e tra così fatti eccitamenti, diss’io,
parmi aprire una bella carriera
a quest’anime ardenti di vero onore,
mentre ascoltandomi come amici e compagni
anelan meco a correrla, a di-