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Passione 169

che gl! ptestava l’anima per un poco, di non trovare invece del’a divina forza, e bellezza di Virgilio fuorchè de’ languidi versi sciolti, e inanimati. Non avea pensato a quell’anima tenera, e dolce, che avea presa ¡1 Caro insieme con i’originale, la qual ei seppe trasfondere ne’ suoi versi, e che ben supplirebbe a qualche ommissione o negligenza, o libertà.

Tal quell’altro, che copiava in S. Michele in bosco la Turbantina di Guido, il qua?

per quanto notasse ogni tratto di quella di« vina figura, e ci tornasse sopra, e ¡a correggesse più volte agli avvisi degl’intendenti, che la vedevano, dovette alfin rendersi ad uri di questi, che gli disse all’orecchio mancare a lui qualche cosa, che Guido avea nel pennello, cioè l’amore, essendo quello ritrarrò di donna amata da lui, sicchè cancellò il suo lavoro ben saggiamente, il che non fece il traduttor di Virgilio. Lo stesso avvien, dicono, a chi vuol ricopiare l’Albani, che le belle femmine, £ i bei bambini dalla bellissima moglie prendeva, e dai vezzosissimi figlioletti, che amava, Cosi quel predicatore.

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