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164 | Passione. |
per la sublimili de caratteri e de’pensieri, venne alfin Pope, che solo seppe osservarne il patetico e naturale degli affetti, con ch’esso ha saputo occuparsi e dilettarci nella lunga carriera di tante battaglie e vicende descritte ne’ ventiquattro libri della sua Iliade.
Le circostanze pietose, onde accompagna la morte di tanti guerrieri, contribuiscono a variarne l’uniformità, ed a sollevarne dal tedio di quegli oggetti lugubri. Quanto più leggonsi e Pindaro e Alceo cd Esiodo che Anacreonte o Mosco? I Sofocli e gli Euripidi son dati in esempio della pompa teatrale, dell’amor della libertà, dell’odio de’tiranni, del fatalismo degli eroi, ma quanto poco si parla di quelle scene mirabili per gii affetti sì ben dipinti, per le passioni sì ben contrapposte, per que’ tratti sì penetranti della pietà o del terrore, di cui tanto l’Edipo è pieno, e tante lagrime fanno spargete quelle Fedre ed Ippoliti, quell’Ifìgenie ed Elettre, e quegli Oresti, quell’Andromache e tant’altre tragedie.
Possibile che non sentissero tutto questo e nulla