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Passione 163

vrebb’essere sì facilmente espressa com’è seK* tita ^ Ma questo appunto ne fa difficile la dipintura, cioè l’essere familiare. Oltre a cib la sua forza che domina tutto l’uomo non permette il riflettere, la sua tirannica violenza non lascia luogo a pensare, o beato o disperato che siasi un amante è del par fuori di se, ni mai entra in se stesso a studiar il suo cuore. Nell’età pdi delle passioni altro non fassi che gioire od affliggersi; ed al contrario nell’ammirazione di cose grandi meno intime a noi medesimi riman libero il capo, sta il cuore in calma, e sentesi senza disturbo l’energia de’ concetti, sollevasi l’immaginazione, tengonsi a mente i detti e i fatti raaravigliosi, e sublimi, i quali inoltre esprimer soglionsi più ampollosamente con più strepito di figure oratorie, in tuono più sonoro, che tanto ponno su gl’immaturi cervelli. Scorrendo l’antichità fuor dell’aureo secolo greco e latino vedrem molto più di mirabile che di passionato aver levato grido, e ottenuta gran lode. Fu mille volte citato Omero per la sentenza, per le descrizioni, per