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156 | Maraviglia. |
ma non per mano come fanciulli, ci spirane il lor fuoco, ci traggono alla lor luce, e cf trasformano in loro sressi talor sino a superarli. Studiando l’antichità noi pur diveniamo antichi, imitandoli imitiam la natura, e la natura imitando con loro siamo originali.
Quanto pii) respiriamo quell’aria, a dir così, e sediamo a quella mensa, tanto più si trasfonde in noi della lor sostanza del loró spirito del Jor gusto, e di molti cibi eccellenti componiamo un temperamento perfetto.
Ecco un’arte, che divien natura, ecco una natura, che non par più arte. Lo studio può dirsi ispirazione,’e questa vien dallo studio, il gusto fondasi nella natura, ma la natura prevenne, e senti quasi il gusto; infine l’entusiasmo ha giudicio, e il giudicio è sempre in seno all’entusiasmo. Or tutto questo edi-.
ficio e composto de’ materiali sinor da noi preparati, e ben insieme accozzandoli troveremo compiuta la fabbrica dall’elevazione, dalla visione, dalla novità, dal mirabile per grandezza, e bellezza, a cui mette il colmo, e il compimento l’entusiasmo. Gosj parrai trat--