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154 | Maraviglia. |
ij4Mar.avici.ia, che in esse cerca e gode il bello della natura e della sua imitazione; cbe s’inebbria d’idee sublimi, e d’affetti patetici, che in tutto va all’eccellente, ma naturale insieme, cioè più caro all’umana natura, al ve.
ro insomiTi^senza il quale nulla è grato, nulla è bello, nulla è eccellente per 1: uoin di gusto, anzi rutto è falso gusto, sforzo d’ingegno, abbaglio di concetti, errore e sviamento dallo scopo prefisso, seduzione della moltitudine ignara, essendovi appena tra mille un’uom capace di ben sentire, e ben rappresentare il bello e il vero.
Ma prima ci kvar la penna da questo argomento, risponderò ad una giusta dimanda, E come dunque, parmi dire alcun saggio, e come voi sinor m’avete raccomandata l’imitazione delle statue, e de’ poemi, lo studio e l’opere degli antichi, come soli esem, plari infallibili del buon gusto, se qui poi P accordate all’entusiasmo, all’ispirazione, alla natura? Ma quegli esemplari son fatti dall’arte, si fondano in leggi, nacquero dallo studio, e studio e leggi ed arte ci vogliono ad imitarli. Non par egli che voi mettia-