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144 | Maraviglia. |
nalizzare ogni, parte, e la novità colla maraviglia, e questa colla bellezza la grandezza la semplicità partire in linee geometricamente. Basta che, noi sentiam tutto questo, benchè confusamente, e che come a capi riduciam tutta la sensazione all’inusitato, e al maraviglioso, sinchè venga un metafisico di professione, e tagli più sottilmente così che faccia uno scheletro, da cui abborriamo. Par non so come, che il beilo e il nuovo s’adombrino, il grande e il sublime s’impiccioliscano a voler troppo mirarli e maneggiarli d’appresso.
Che se pur alcuno vuol meco sentire più distintamente una certa grandezza maravigliosa e non ben conosciuta dell’entusiasmo, facciamo un cenno della forza, dell’ardimento, della terribilità, che quì sembra opportuno d’aggiugnere alle gran sensazioni e movimenti dell’anima. Veggiam negli uomini anche rozzi una vivacità, un’audacia entusiastica in certe occasioni. Sin ne’ rustici e ne’ popolari v’ha dell’anime grandi, dell’indoli fiere e risolute, che fan tentativi nelle lor arti, e mestieri, affrontan pericoli, imprendon ar-