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Maraviglia | 131 |
ino, ma nascosto: i suoi quadri non bari chiamata, e dirò quasi nulla pretendono a prima vista per ¡sfoggio d’ornati, fracasso di personaggi, d’architetture, e sbattimenti d’ombre, come i veneti, ma purità gastigarezza ordine, e* composizione d’un accordo inimitabile: ecco il sublime il grande il mirabile, che ha trovato nella semplicità.
Riderti frattanto, che bisogna un’anima grande » portata naturalmente a quello per giugnere a taj sublime. Ve n’ha di tempra incapace ad elevarsi così. Chi propende alla satira e al riso faccia commedie, o cari* cature, chi è paziente e minuto diasi al didascalico, o alla miniatura, il dilicato sra fiorista, o anacreontico, ognuno studi se stesso e pesi le sue forze; niente invita minerva riesce; non a tutti è dato il gl’ire x Corinto j tutto non portano tutte le tetre; son sentenze già note.
Quindi son piccole cose le antitesi, i concetti, i periodi studiati, le figure rettoriche ricercate e opposte alia grande semplicità-, perchè indizj di spirito lieve, d’ingegno m‘nuto in correr dietro alie bagattelle de’puerili