dosi non men proprio degl’italiani il
non potere nella mediocrità consistere
e far posa. Al qual pensiero e spettacolo
infiammandomi ognora più la memoria
de’ giovani mantovani, e vicentini,
de’ bolognesi, e de’ ferraresi da
me conosciuti, e in gran parte, siccome
gli altri da me educati alle lettere,
e al buon costume in compagnia
d’uomini di me migliori, e con a fianco
l’amor della patria, e dell’arti in
me sempre vivissimo, fui sospinto a
concorrere secondo mie forze, ma con
tutta l’anima, a così lieti presagj,
ponendo tutto me stesso a dar forma
ad un’opera un tempo abbozzata, che
senza stimoli tali rimasta sarebbesi
nell’ozio suo di molt’anni. Così pensai
di poter sempre meglio appianar
quella strada, che già tentato avea