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più son piene di guerre, di rivoluzioni, e d’accidenti straordinarj. Si vede chiaro, che questi sono piaceri dell’anima, e che cercandoli ognuno debbe l’autor presentarli.

Or questi piaceri nascono dalle scosse, che danno all’anima, traendoia dal letargo, e dall’ozio noioso 1.

Dunque un’autore si studj dare di queste scosse, se vuol piacere, esamini bene il gusto de’ suoi lettori, e mettasi in luogo loro.

Vedrà, che quando essi non hanno più novità che leggendo gli scuota, quando il quadro, e il poema son famigliari, e si sanno a mente, l’anima resta oziosa, e languisce. Torna a piacersi, e ad avvivarsi allora, che in parte dimenticate, e per qualche tempo si riveggono quelle tele, e quelle opere, onde tornano a parer nuove.

Ma senza che l’autore entri nell’animo del

  1. (I) Cum historia vera, obvia rerum satietate & similitudine animae humanis fastidio sit, reficit eam poesis, inexpectata & varia, & vicissitudinum plena canens. Bacon. Organi lib. 4.