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108 | Novità |
to8Novita* gedia, m 1,11 quadro, e sino in una persona avvenente, e genti!?, che pai piace infiu d’una bella; perchè questa è come il poemi condannato da Orazio, che Comincia troppe ardito, e fa veder troppo ad ufi colpo, e così non lascia luogo alle sorprese, e novità!
ed è questo quell’arcano quel non „-b che di poche opere, che tanto piacciono senztf potersene addur ragione, e di tante persone, che a prima vista dispiacciono all’occhio, e poi t’incatenano più fortemente. Tutto cìq. v.on è altro, che molriplicitri di sensazioni, e d’idee nuove destate nell’animato!
discoprir nuovi pregi, è messe di paragoni, e relazioni tra le sur idee, r.ojandosi ella dì una idea soia, perdendone il gusto poco a poco, e dimandando per deiizia le gradazioni, i confronti, i cambiamenti, che son la suà vita, come il sono del corpo il moto; l’azione, la lotta, e l’esercizio. Intendo perchè i romanzi più che la storia, la storia più che la filosofìa si gustano generalmente, cioè pel piacere di cose più nuove, ed inaspettate, onde ognun chiama più bello quel libro, che più presenta di quegli spettacoli, quel-