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Visione 91

cfòrzo de’suoi poeti, che disperando di riuscirvi preferiscono di far prose poetiche, come fecesi pel Telemaco, e fanno oggi insir.o i fisici ed i filosofi in Francia.

A concludere T argomento io dico tre esser l’interne visioni trasformatrici delle vedute esterne per forza d’:mmagiruzione; La prima si è quella delle gr;m scene anzi teatri dell’epica, della tragica, della comica, dell’oratoria, e dell’altre composta d:. molti attori e personaggi, di moiri affètti, contrasti, vicende e catastrofi, che è la gran scuola della vita umana, lo specchio delle passioni., La seconda è la rappresentazione di una s’jh figura o persona, che non esiste in natura, ma tal diviene per la visione interna trasformarne/ simbolica a farne un quadro magnifico, qual conviene a più brevi poemi, a’nostri sc-olti,/lle canzoni elevate. Tal è il Proteo del quarto della georgica, la Calliree della sifillide ( ben altro poema che non quella lusiade sì decantata del Camoens sopra le cose indiane ) la fortuna del Guidi, ed altri simili personaggi.

La