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90 | Visione |
pa, ma in ogni frase eziandio dello stil pre?
cettivo della georgica, e delle satire, e dell5 episrole, benchè sermoni propiora, benchè in oggetti meccanici e triviali, che quindi fannosi più gentili, più grati, pieni d’anima e vita, e son perciò una visione continua, in una parola son poesia. Trovasi questa sin nelle pistole familiari scritte da una fertile e ridente immaginazione, e dal suo pennello or dilicato e tenero, come il sogliono aver le donne, or vivo e ardito, come l’han Cicerone, ed Annibai Caro, e l’avrebbe ancor Plinio, se noi guastasse quell’aria d’ingegno, e quell’affettazione di acutezza, che guasta il naturale, e lo spontaneo più necessario di tutto in quello scrivere. Noi pur troppo omai più non conosciamo questo stile, e la nostra poesia divien francese ogni giorno, cioè prosaica, e la nostra prosa diviene scolastica e pedantesca. Nel che meritiamo tanto più biasimo, quant’è la nostra lingua più ricca di lumi, di colorito, di vivacità, mentre i francesi lamentansi della loro troppo timida, e smorta, rroppo modesta e schiava di regole. L’animarla e darle colori è il sommo sfor-