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di dire, e nimicissimo di fare male ad altrui? Che anzi per debito, e per genio intendo sol di far bene? E certamente sarei lietissimo di potere così ridendo far qualche vantaggio alla gioventù, poichè tanti, che a ciò non sono chiamati, vogliono poetare a dispetto della natura con loro scorno, dove seguendola riuscirebbero eccellentissimi in altre arti, come sarebbe in aritmetica, o in agricoltura. Ed è proprio un peccato incontrare in ogni città una persona di onore, che se fosse affatto ignorante di poesia sarebbe perfetta idea di galantuomo, e pare un'altro, perchè è poeta. Ma lo zelo mi trasporta, e se non mi tempero la prefazione sarà eterna secondo il costume. Il resto lascio ai commentatori. Spero, che questi li avrò un tempo ancor io, i quali seppelliranno il io testo tra le lor note, e faranno battaglia per intendermi. Si ricordino essi di sospettare un senso profondo là, dove non vedran chiaro, e soprattutto protestino, che ho mirato ad arricchire la mia patria, prendendo alcune cose dagli stranieri, che potrebbon parer rubate: nè l'ho fatto già per bisogno, o per