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di Virgilio e Inglesi | 49 |
e per me stesso, malgrado i miei difetti, onde siam la delizia di tutti i secoli? Che può dunque pretender Dante se manca in questo nelle tredici parti, e se riesce in una soltanto? Io sfido il Poeta Scitico, e Geta più barbaro, che mai cantasse in riva de’ mari glaciali, a parlar più basso, più duro, più falso, più freddo che non fa Dante in tanti luoghi. Udite come loda quello Scaligero signor di Verona:
Questi non ciberà terra nè peltro.
Ma sapienza amore e virtute,
E sua nazion sarà tra Feltre e Feltro.
Grand’uomo era certo costui, che mangiava sapienza, e virtù non essendo assai ghiotto di peltro o di sabbia; e Verona contrassegnata da due termini sì precisi, come è Feltre nella Marca Trivigiana, e Montefeltro verso Urbino, non è bella geografia? Oh possanza d’una rima bestiale! Il peggio è, che tai rime son giojelli per Dante.
Pape Satan, Pape Satan Aleppe,
Cominciò Pluto con la voce chioccia,
E così par che vada cercando il suo malan-