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di Virgilio e Inglesi. |
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ro, armonico, sostenuto, questo è ciò che
ricopre ogni altra iniquità d’un poeta, poichè
lo stile è quel poi finalmente che fa un
poeta. Le immagini dello stile debbon pur
essere ben colorite e nobili, e con grazia e
venustà contorniate, i pensieri giusti verisimili nuovi profondi, le parole usate e intese,
proprie, scelte, le rime facili e
naturali, il suono e la melodia quasi cantante,
e così dite del resto. Or nello stile di Dante quante v’ha di tai doti indispensabili e
necessarie? Leggetelo, e sin da principio
ponetelo a questo tormento di non prevenuto
e non cieco esame. Troppo lungo sarei
volendo i versi, le frasi, le parole citarne
in infinito. Qualche cosa ne dirò forse in
altra mia lettera. Incominciate frattanto ad
essere meno superstiziosi. Io per me non
so abbastanza stimare quest’uomo raro, che
il primo ha osato pensare ad un poema, e
dipignere arditamente tutti gli oggetti della
poesia in mezzo a tanta ignoranza e barbarie onde
il mondo traeva il capo. Egli è più
pregevole d’Ennio eziandio, poichè ha
trasportati i tesori della scienza, ch’era al-