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mole’ altri, ma che si denno rispettare chi vuol viver tranquillo.

Io lo trovai quel!’uom di mondo e di spirito a questo parlare, che doveva essere in fatti, e lo pregai di farmi vedere i passi degli autori, quando re avesse agio, e le ciiliche ch’egli diceva. Me Io promise, e poco dopo me gli mandò trascritti da un suo copiata, ed io ve li porrò l1l’appresso (<?), perche al bisogno ne tacci:.t c- uso co’vostri antiquari e pelati come ho fatto io, facendoli più d’una volta vergognare e tacere con queste autorità troppo degne di riverenza, A finirvi la conversazioue, che io ebbi con lui, debbo dirvi, che fui molto contento delle sue -maniere, del suo pensare, del suo sapeie ed ingegno e fino gusto in ogni cosa, e gli feci assai conosce* re la mia stima non inferiore a que’Ja di tutta I’Europa per lui. Ma non potei dissimulare una specie di compassione mossa in me dal vederlo in sì piccol teatro, e in neces( a) Y«di note <pii poco sopra del Bembo c;.