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0?) (per tacerne moiri ) uomini cerro d: buona critica non menò che di buongusto, e tutti e tre partigiani dell’antichità, e scrittori eccellenti e classici liberamente han criticato questo o quel mancamento o di Dante o de’ cinquecentisti, o della letteratura italiana, che si trovano criticati nelle iettere, le quali alla fine non hanno altro pregio o difetto lor proprio, se non quel di spargere di qualche aceto e sale le opinioni altrui per farle più forti e saporose, affin di risvegliare i palati troppo ottusi. Ma basta avere quel che in inglese voi dite sì bene self-ccnciousnees, che si direbbe coscienza del vero, oppure senso intimo del vero, e ognun vede la verità. E chi è quell’uomo ragionevole, che non senta e non vegga l’asprezza dello stile di Dante, la mostruosit;t*dei suoi quadri, la lunghezza insoffribile delle sue visioni, la stravaganza delle sue immagini ed invenzioni, l’oscurità delle sue allusioni,.l’orrore delle ( a ) Vedi la nota 3- parimente in pii della let, ter».