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Inglesi. 167

superficie. L’abate Rolli, essendo io giovare, udii più volte parlarne con dello spregio, benchè avesse improvvisato anch’esso talvolta con grande applauso. Ed anche per questo condanno l’abuso della vostra poesia, non meno che per le Raccolte, e compatisco monsieur de Faì.... che fece mettere alle sue livree per passamani que’ fregi d’una Raccolta, e si compiaceva d’avere al suo servigio tanti poeti, quanti nè Augusto, nè Mecenate non potè averne. Addio.

LETTERA III


VOi mi sfidate, amico, a dipingervi la mia nazione, per vedere se io sono così neutrale e filosofo in casa mia, come il sono in quella degli altri. Mi verrebbe un sospetto, che voi foste offeso della mia libertà nel giudicar gl’italiani, e che il vostro amor proprio questa volta v’avesse burlato facendo perdervi quell’indifferenza, che un buon fi-