onor delle lettere care ad ogni benfatto animo e ingegno. Nè per altre mani fuor che per quelle d’una tal critica non giugneremo giammai ad eccellente letteratura, al discernimento del buono e del bello, e soprattutto dell’utile e dell’onesto tra tanta confusione e tumulto di libri1 e d’autori, che inondano d’ogni parte, e incalzansi, e fuggono senza dar tempo appena di leggerne i frontespizi, di scorrerne le prime pagine, di ricordarne i nomi degli scrittori. I giornali poi letterari d’ogni titolo e forma, a’ quali spetta por freno al torrente, e dar regola e corso e purgamento a tant’acque, gonfiano in vece ancor più le correnti, e sommergono il buono e il malvagio o il de-
- ↑ Sembra pur vero, che non avrem dove abitare tra poco per l’inondazione de’ libri, ma sembra ad altri, che l’equilibrio si sostiene per opera de’ droghieri, speziali, pescivendoli, formaggiari, legatori, scatolaj &c. che struggono tante stampe. Le pergamene più rare ed autentiche sono state in lor mano trovate.